L’intervista di oggi è rivolta al dr. Francesco Paolo De Lucia medico palliativista, con una vasta esperienza nella gestione del dolore e delle cure palliative, specialmente nei pazienti oncologici. Attivo a Nola provincia di Napoli, è noto per il suo approccio multidisciplinare e umanizzante alla cura dei pazienti affetti da patologie croniche evolutive.

Costantemente impegnato in Fondazione Clotilde, uno degli hospice più grandi e prestigiosi in Italia, offrendo sostegno non solo ai pazienti, ma anche alle loro famiglie. La sua competenza e il suo impegno nella terapia del dolore fanno di lui un punto di riferimento nel campo della medicina palliativa.
 

Dottore De Lucia, ci può spiegare l’importanza della gestione del dolore nel malato oncologico e come questa si inserisce nel più ampio contesto delle cure palliative?

Certamente. La gestione del dolore è uno degli aspetti più delicati e cruciali nel trattamento dei pazienti oncologici. Non si tratta solo di alleviare il dolore fisico, ma di migliorare la qualità della vita nel suo complesso. Il dolore oncologico può essere intenso e persistente, derivando direttamente dalla malattia o dalle terapie utilizzate per combatterla, come la chirurgia, la chemioterapia o la radioterapia. Per questo motivo, è essenziale un approccio multidisciplinare e personalizzato, che integri non solo terapie farmacologiche, ma anche interventi nutrizionali, come la nutrizione enterale o parenterale, fondamentali per il benessere del paziente.

 

Come avviene la valutazione del dolore nel paziente oncologico?

La valutazione del dolore è il primo passo fondamentale. Ogni paziente può sperimentare diversi tipi di dolore: somatico, viscerale o neuropatico, spesso in combinazione. Utilizziamo strumenti di valutazione standardizzati, come la scala VAS (Visual Analog Scale) e questionari specifici, per comprendere non solo l’intensità del dolore, ma anche le sue caratteristiche e l’impatto sulla vita quotidiana del paziente. Questa valutazione continua ci permette di adattare la terapia in modo dinamico, rispondendo alle esigenze mutevoli del paziente.

 

Una volta valutato il dolore, come procedete nella scelta del trattamento?

Seguiamo una strategia basata sulla scala analgesica dell’OMS, che prevede tre livelli di intervento. Partiamo dai farmaci non oppioidi, come paracetamolo e FANS, per il dolore lieve. Se il dolore è più intenso, passiamo agli oppioidi deboli, come tramadolo o codeina. Nei casi di dolore severo, ricorriamo agli oppioidi forti, come morfina, fentanil o ossicodone. La scelta del farmaco e della via di somministrazione è sempre personalizzata, tenendo conto delle caratteristiche del dolore e delle condizioni cliniche del paziente.

 

E per quanto riguarda le tecniche non farmacologiche?

Le tecniche non farmacologiche giocano un ruolo complementare molto importante. Ad esempio, la fisioterapia, l’agopuntura, e l’elettrostimolazione nervosa transcutanea (TENS) possono alleviare il dolore somatico. Anche le tecniche psicologiche, come la gestione dello stress e la terapia cognitivo-comportamentale, sono utili per migliorare la percezione del dolore. Nei casi più complessi, possiamo ricorrere a tecniche invasive, come blocchi nervosi o infusioni intratecali, che sono particolarmente efficaci in situazioni di dolore refrattario.

 

Ha menzionato l’importanza della nutrizione. Come si integra la terapia nutrizionale nella gestione del dolore?

La nutrizione è un aspetto cruciale, spesso correlato alla gestione del dolore, soprattutto nei pazienti oncologici avanzati. La nutrizione enterale, somministrata attraverso sondino o gastrostomia, è indicata quando il paziente non riesce a nutrirsi adeguatamente per via orale ma l’apparato digerente funziona ancora. È fondamentale per prevenire il peggioramento della cachessia oncologica e sostenere l’organismo durante il trattamento del dolore.

Quando l’apparato digerente non è utilizzabile, ricorriamo alla nutrizione parenterale, somministrata direttamente nel circolo sanguigno. Anche questa richiede un monitoraggio continuo, perché può presentare complicanze che influenzano negativamente il controllo del dolore. Mantenere un adeguato stato nutrizionale aiuta a migliorare la risposta al trattamento del dolore e a preservare la qualità della vita del paziente.

 

Adesso, vogliamo sapere perché il dr. Francesco Paolo De Lucia ha deciso di rimanere a Nola, invece di spostarsi altrove come hanno fatto molti suoi colleghi. Cosa l’ha portata a prendere questa decisione?

Questa è una domanda molto importante. Ho scelto di rimanere a Nola per un motivo molto semplice ma fondamentale: credo fermamente nell’importanza di offrire cure di alta qualità a livello locale, soprattutto in una disciplina come le cure palliative, dove la vicinanza al paziente e alla sua famiglia è cruciale. Nola è una comunità a cui sono profondamente legato, e ho sempre visto il mio lavoro qui come un modo per restituire qualcosa di significativo alla mia terra. Molti miei colleghi hanno scelto di andare altrove, magari attratti da opportunità diverse o più remunerative, ma per me è sempre stato chiaro che qui, a Nola, potevo fare la differenza. Offrire cure palliative di alto livello in un contesto dove forse in passato c’era meno attenzione a questo tipo di assistenza è una missione che ho preso a cuore, e vedere l’impatto positivo sul territorio è la mia più grande soddisfazione.

 

Qual è, quindi, l’obiettivo finale di questo approccio multidisciplinare?

L’obiettivo è garantire al paziente oncologico non solo la sopravvivenza, ma anche una vita dignitosa e il più possibile priva di sofferenze. Un approccio multidisciplinare, che integri la gestione del dolore con un’attenta cura della nutrizione, permette di affrontare la malattia con maggiore serenità e di rispettare la dignità del paziente fino all’ultimo momento.

 

Dr. Francesco Paolo De Lucia
Medico Chirurgo – Cure Palliative – Terapia del dolore
Med. Responsabile “Fondazione Clotilde – Cure Palliative
Via Provinciale per Comiziano – 80033 – Cicciano (Na)
Studio: Via San Massimo 65 – 80035 – Nola (Na)
tel.: 3283025659
www.curepalliative.info

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