Il dolore è uno dei sintomi più debilitanti per i pazienti oncologici in fase avanzata, con un impatto significativo sulla qualità della vita. Nelle cure palliative, il controllo efficace del dolore rappresenta una priorità assoluta e si basa su un approccio farmacologico integrato con tecnologie avanzate per la somministrazione continua e sicura dei farmaci. L’obiettivo è sempre quello di ridurre il più possibile la sofferenza fisica, permettendo al paziente di affrontare la malattia in modo dignitoso e sereno.
Farmaci per la Gestione del Dolore Oncologico
La gestione del dolore nel paziente oncologico segue le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che prevedono un approccio “a scala”, con l’uso progressivo di farmaci in base alla severità del dolore:
1. Farmaci non oppioidi: Per il dolore lieve, si utilizzano farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) come il paracetamolo e l’ibuprofene. Questi farmaci agiscono sul dolore di origine infiammatoria, ma hanno un’efficacia limitata nei pazienti con dolore grave.
2. Oppioidi deboli: In caso di dolore moderato, si introducono farmaci oppioidi deboli come la codeina o il tramadolo. Questi farmaci sono generalmente ben tollerati, ma possono causare effetti collaterali come nausea e stitichezza, che richiedono una gestione parallela.
3. Oppioidi forti: Per il dolore severo, si ricorre agli oppioidi maggiori come la morfina, l’ossicodone e il fentanyl, metadone. Questi farmaci rappresentano il pilastro del trattamento per il dolore oncologico avanzato. Vengono somministrati per via orale, transdermica (cerotti) o attraverso infusioni continue, grazie a dispositivi tecnologicamente avanzati.
Dispositivi per il Controllo del Dolore: Pompe Infusionali
Le pompe infusionali sono uno strumento cruciale per garantire un controllo costante e preciso del dolore nei pazienti con dolore severo. Esistono diversi tipi di pompe:
Pompe elastomeriche: Questi dispositivi permettono la somministrazione continua di farmaci attraverso un sistema elastico che rilascia il farmaco in modo costante. Sono spesso utilizzati a domicilio per infusione sottocutanea o endovenosa, garantendo una gestione più semplice e meno invasiva.
Pompe a infusione programmabili: Questi dispositivi permettono di regolare con precisione la dose di farmaco erogata, offrendo la possibilità di aumentare le dosi in caso di dolore improvviso (pain breakthrough). Le pompe sono gestite da un’équipe palliativa specializzata, in grado di monitorare costantemente le necessità del paziente.
La scelta di questi dispositivi migliora la qualità di vita, permettendo al paziente di rimanere nel proprio ambiente domestico, evitando continue ospedalizzazioni e garantendo un controllo efficace e costante del dolore
Il PICC: Vantaggi e Benefici per i Pazienti Palliativi
Il posizionamento di un PICC (Peripherally Inserted Central Catheter) è una soluzione altamente efficace per i pazienti oncologici in cure palliative, specialmente quando è necessario un accesso venoso a lungo termine per somministrare farmaci come gli oppioidi.
Il costo iniziale del dispositivo è giustificato senza dubbio da un sensibile risparmio a due mesi dall’impianto.
Il PICC è un catetere inserito in una vena periferica del braccio e avanzato fino alle grandi vene centrali, permettendo un accesso sicuro e duraturo. I vantaggi principali includono:
Riduzione delle punture venose ripetute: I pazienti oncologici spesso necessitano di infusioni frequenti, sia per la gestione del dolore che per la somministrazione di terapie palliative. Il PICC evita il trauma delle punture continue, migliorando notevolmente il comfort del paziente
Facilità di gestione a domicilio: Il PICC può essere gestito facilmente anche a domicilio, permettendo al paziente di ricevere cure senza la necessità di recarsi frequentemente in ospedale.
Minore rischio di infezioni: Rispetto agli accessi venosi temporanei, il PICC presenta un rischio inferiore di infezioni, soprattutto se gestito correttamente da personale specializzato.
Sicurezza nella somministrazione di farmaci: Il PICC garantisce un accesso stabile e sicuro, essenziale per l’infusione di farmaci oppioidi in maniera continua o intermittente, migliorando così la gestione del dolore a lungo termine. Il dispositivo può restare impiantato anche per oltre 6 mesi
La gestione del dolore nel paziente oncologico richiede un approccio multidisciplinare che integri farmaci potenti e dispositivi avanzati come le pompe infusionali e il PICC. L’obiettivo è sempre quello di garantire il massimo benessere possibile, evitando complicazioni e migliorando la qualità della vita del paziente fino agli ultimi momenti.
Per maggiori informazioni su questi approcci e su come attivarli nel contesto delle cure palliative domiciliari, contattaci sul nostro sito o chiama il nostro numero dedicato:
Dr. Francesco Paolo De Lucia
Medico Chirurgo – Cure Palliative – Terapia del dolore
Med. Responsabile “Fondazione Clotilde – Cure Palliative”
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Studio: Via San Massimo 65 – 80035 – Nola (Na)
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